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ROLE:

18:23 Violetta: [.:. Sala comune .:.] (Una nuova casa, una nuova vita. Tutto nuovo per te, Fatina. Eppure ora sei un’alta a tutti gli effetti, ma stenti ancora a crederci. Le arti, ciò in cui eccelli da sempre. Sei seduta nella sala comune, attendi ospiti oggi. Una missiva ti era arrivata da una certa Elysiel questa mattina, che chiedeva un colloquio con te. Una nuova apprendista? Chissà. Rigorosamente viola in tuo vestito, con mille drappi che a destra e a sinistra ti fanno sembrare un tantino una meringa, seppur l’abito sia molto bello e tu stessa sia splendida. Una bambola, ecco cosa sembri, frutto del talento del miglior artista, o forse proprio della tua stessa sapiente mano. Per raggiungerti dovrà suonare, una signora le aprirà il portone e percorrendo il corridoio in fondo la condurrà da te.)

18:29 Elysiel: [vicoli-->casa dell'Arte] cammini per i vicoli Mezzelfa,vestita d'un lungo abito bianco,che ti dona molto.Ma a te dona ogni cosa.A quel pensiero sorridi,hai un'alta considerazione di te stessa,forse esagerata.Ma il tuo sentirti superiore agli altri ti viene istintivo.Le tue orecchie leggermente a punta sono in parte celate dai capelli corvini,sciolti e lunghi,di cui sei molto orgogliosa.Quel mattino hai mandato missiva alla Maestra delle Arti.Vorresti far parte della sua Congrega.Ti è sempre piaciuta la danza,massima espressione dell'eleganza,della grazia,che ti appartiene di natura ma che il danzare mette ancor più in risalto.

18:35 Violetta: [.:. Sala comune .:.] (Silenzio, solo il ticchettare annoiato dell’orologio a pendolo che oscilla senza fretta, monotonamente. I grandi occhi azzurri vagano verso i quadri appesi nell’ampia sala, dove le parete sono adorne di quadri che tu stessa hai fatto, intervallate da enormi finestre con tende a motivi floreali che elegantemente scendono fino a terra. Sei seduta su una sedia in legno lavorato che è messa a capotavola di un lungo tavolo, sul quale sopra vi sono appoggiati dei soprammobili, quali alcuni vasi con dei fiori, dei centrini fatti a mano e delle sculture. Ripensi a Druen, lanciando uno sguardo a quel brillante che porti all’indice sinistro, alla sua proposta di matrimonio, al vostro futuro insieme.)

18:39 Elysiel: [uscio->casa dell'Arte] ti fermi adesso.Guardi il grande uscio ligneo.Dovrebbe essere qui,secondo le indicazioni della Maestra.Così la bianca mancina solleveresti bussando leggermente,e attendi.Ciò che tu vuoi lo ottieni grazie alle tue capacità,al tuo impegno,alla tua costanza.E dal tuo arrivo su quelle terre persegui solo un sogno.Ami tante cose della vita,ma sei sempre stata ammirata per la tua particolare bravura nell'arte della danza e del teatro,anche se sono attività tipicamente umane,non vi vuoi rinunciare.La Bellezza di un'arte dovrebbe essere anzi degna di essere appresa solo da esseri superiori,o da chi veramente ne ha il dono.Scosti con estrema calma e lentezza i capelli dal viso,vuoi sempre apparire ordinata.Perfetta.Bellissima.Sei molto vanitosa e ci tieni a fare una buona impressione.

18:44 Violetta: [.:. Sala comune .:.] (Ti alzi, ondeggiando con lentezza quasi disumana verso quelle grandi finestre, scostando con una manina la tenda pesante. Ancora hai problemi di equilibrio, seppur non è la prima volta che il tuo corpo ha sembianze umane. Ma ora lo sarà per sempre e lo senti molto più tuo di quanto lo percepissi prima. Occhi grandi che ricordano il mare, occhi che ti fanno sembrare a tratti una bambina, un po’ languidi altre volte. Il sole sta per essere inghiottito dalla notte, dalle tenebre che avanzano e che pian piano di tutto si nutrono, lasciando solo la Luna che brilla come un graffio luminoso nella volta scura e senza stelle.)

18:50 Elysiel: [corridoio-->sala comune] la porta viene improvvisamente aperta,e una donna ti guarda con aria interrogativa.Prendi dalla tasca della veste la missiva della Maestra,porgiendogliela impaziente.La donna la osserva un momento,e poi si scosta dalla soglia per farti passare.Ti guida veloce per tutto il corridoio,e tu hai appena il tempo di guardarti attorno veloce.Fino ad arrivare ad una grande sala,colma di quadri e di altre meraviglie dell'Arte *Mae Govannen* saluti adesso verso una donna dagli occhi celesti,affacciata alla finestra.Sembra pensierosa.Così attendi la sua risposta,mentre ti guardi attorno attenta e curiosa.Il capo leggermente verso l'alto,a testimoniare il tuo grande senso di superiorità che inconsciamente vuoi esternare.Senti di poter ottenere ciò che vuoi,se dimostri di avere la capacità per meritartelo.

19:00 Violetta: [.:. Sala comune .:.] (Ancora un attimo i tuoi occhioni azzurri vivono del paesaggio che offre il rigoglioso giardino, scrutandolo nei minimi particolari. Ma qualcuno entra nella sala comune, una voce rompe quel silenzio di cristallo, che va in frantumi improvvisamente. Eppure non sembra averti disturbato, mentre con grazia ti volti leggermente verso quella figura ancora lontana, con un grande sorriso luminoso sulle labbra.) Lieta sera..siete Elysiel? (Dolce come una melodia cantata da un bambinetto la tua voce, quasi stupefacente per la calma infusa nel tono. Soppesi l’immagine della mezzelfa, rimanendo zitta per ora e arrotolandoti una ciocca di capelli neri sull’indice dove porti l’anello di fidanzamento.) Venite pure (La inviti ad avvicinarsi, con un flebile gesto del capo.)

19:04 Elysiel: [sala comune] finalmente la gran Maestra si volta verso di te. Ai tuoi occhi è poco più di una bambina,tu hai l'aspetto di un'umana sedicenne,ma in realtà gli anni che porti sono molti,molti di più. Ti avvicini a lei,con l'eleganza propria della tua razza,mentre giocherelli col braccialetto che hai legato al polso,per te più prezioso di tutto,unico ricordo di tua madre.La tua voce suona dolce come un flauto,un dolce suono inumano *Sono io milady. Sono contenta di conoscervi,ero impaziente di parlarvi *modi eleganti i tuoi,parli con calma,mentre sorridi,un sorriso che di rado compare nel tuo volto,sempre quasi serio o pensieroso.Sorriso che scompare poco dopo.Poi dici diretta e schietta *vi interesserebbe una ballerina in gilda?* non fai giri di parole,vai dritta al punto.Magari ha già danzatori nella sua Congrega,e potresti non interessarle.Anche se questo ferirebbe il tuo orgoglio di mezzelfa.

19:18 Violetta: [.:. Sala comune .:.] (Fissi la ragazzina con più attenzione, i suoi modi coincisi ed altezzosi. Beh, certamente dovrà abbassare un po’ le penne, ma quello si impara con il tempo. Tempo che per lei non ha valore, quale creatura, e che invece per te non ne ha avuto fino a pochi soli fa. Per te che saresti vissuta altri secoli come minimo e che invece ora sei una comune mortale. Eppure lei non può saperlo, lei ti considera una donna appena sbocciata, di una ventina di anni. Ma non si smorza il sorriso, rimane dolce e affabile, mentre il tuo gesticolare è lento e tranquillo, pacato come il tuo tono sussurrato.) Piacere mio, io mi chiamo Violetta. (Inclini il capo verso destra, vedendola avvicinare e porgerti quella domanda così diretta. Ha modi differenti dai tuoi di certi, ma almeno ha carattere.) Una ballerina dite? (Non muta la tua espressione.) Non è questione di avere bisogno cara, qui tutti coloro che intendono dedicare la propria vita alle arti sono benvenuti. (Soppesa ancor al’immagine dell’altra, facendo un gesto lento con la mano.) D’altro canto, Elysiel, se questo è il vostro volere, sarò lieta di accontentarvi. (Un altro sorriso, come quello di una bambina, così tenero e innocente.)

19:22 Elysiel: [sala comune] un altro sorriso compare nel tuo volto perfetto,e un poco della tua durezza viene tolta.Come essere altezzosi con una creatura così? Umana certo,ma se apprezza l'Arte come l'apprezzi tu,è superiore ai suoi simili. *Mia sola passione,mio solo scopo,è dedicare la mia vita all'Arte in ogni sua forma. Prediligo la Danza,è vero,ma non disprezzo le altre strade,si può sempre imparare* dici adesso,con tono meno superbo.Chi ha le stesse tue identiche passioni,ti suscita simpatia.E questo ti fa sembrare meno antipatica,meno prepotente e altezzosa.La osservi meglio anche tu,sembra esprimere gioia in ogni cosa,e tranquillità,serenità.Ti piace.*dite davvero?*chiedi infine,entusiasta.Se sarai accettata,dimostrerai di meritarlo.Non vuoi regalato nulla.Ciò che hai imparato,l'hai sempre guadagnato.Anzi,in passato spesso gli umani attorno a te volevano aiutarti,colpiti dalla tua bellezza,dal tuo essere superiore.Ma questo scatenava in te l'effetto contrario.Li detestavi,per la loro stupidità di fermarsi alle apparenze."l'essenziale è invisibile agli occhi"rispondevi,e loro spesso non comprendevano.

19:28 Violetta: [.:. Sala comune .:.] (Non muore quel sorriso grazioso e amorevole sul tuo visetto da bambola, mentre la frangia leggermente ti sistemi con la mano diritta, annuendo con il capo.) Certo che dico davvero (Tono talmente dolce da sciogliere chiunque, proprio quel tono che conquistò anche Druen un tempo. Ora è molto che siete legati, che siete uniti..e fra poco vi sposerete. Ancora non puoi crederci, ma questo ora conta poco.) Apprezzo molto la vostra voglia di imparare, quindi deduco che siate pronta a trasferirvi qui….? (Con un gesto leggero fai si che la tua mano si poggi sulla sua spalla.) Se è così le lezioni inizieranno da domani Elysiel. (Osservi il modo differente con il quale ora ti si rivolge, soppesando ancora una volta la sua oggettiva bellezza, indiscutibile minimo quanto la tua.)

19:35 Elysiel: [sala comune] Il contatto fisico ti ha sempre infastidita,soprattutto quello di estranei.Ma in questo caso senti che è un modo per suggellare una futura amicizia *sono pronta milady,non ho nulla con me,provvederò a comprare il necessario successivamente.Per me era importante arrivare qui il prima possibile* spieghi adesso,sorridendo a tua volta *non vedo l'ora di iniziare le lezioni lady Violetta*. Così ora attenderesti che lei ti mostri la tua stanza,d'ora in poi quella sarà la tua casa. Accoglienza inaspettata e insperata la tua,non pensavi saresti stata accolta in modo così caloroso,benevolo e gentile. Saprai ricambiare a tempo debito coi fatti.

19:48 Violetta: [.:. Sala comune .:.] (Le regali un ultimo sguardo amichevole mentre la superi e ti dirigi verso la porta, con un cenno della mano per indicarle di seguirti.) Venite… (Un sussurro, mentre ti appresti a continuare.) Suvvia, chiamatemi Violetta e basta. Odio le formalità forzate. (sentenzi, seppur il tono rimanga melodioso. Questo perché alle fate non appartengono tutti questi appellativi che trovi ridicoli ed insensati ed infondo in tuo spirito rimarrà per sempre quello faerico. Le scale si aprono imponenti di fronte ai tuoi occhi, subito alla tua destra, mentre inizi a salirle con calma, poggiandoti al mancorrente per sorreggerti, dato anche il tuo precario equilibrio e la tua fiacchezza.) Vi farò avere anche una veste al più presto, cara. (Aggiungi, continuando a salire i gradini.)

19:52 Elysiel: [sala comune] bene,anche tu sei sollevata,anche tu mal sopporti eccessiva galanteria o formalità.Così la segue incuriosita cominciando a salire le scale aggrazziata,mentre la Maestra si appoggia al mancorrente*siete stanca?vi aiuto?*domandi gentilmente,forse per lei è stata una lunga giornata.Gli umani in fondo sono molto fragili.*vi ringrazio siete molto gentile Violetta.Avete un nome curioso,molto bello*diresti adesso,sorridente.Nome che poteva essere adatto a te,per il particolarissimo colore dei tuoi occhi.Così attenderesti risposta,per vedere se la dama ha bisogno di un piccolo aiuto per salire le scale più agilmente.Fatica che tu non senti affatto,ma che mantieni il ritmo lento della Maestra,per affiancarla ed esser pronta a sorreggerla se vi fosse necessità.

19:59 Violetta: [.:. Sala comune .:.] (Fai segno di diniego con il capo, lasciando che le ciocche nere come la notte danzino armoniche intorno al tuo visetto, come una corona scura e fluttuante.) Ehm, no..ce la faccio, davvero. (Un giorno magari le racconterai la tua storia, le parlerai della tua vera essenza, mentre però ancora ti appresti a salire, almeno fin quando finalmente i gradini giungono al termine. Un piccolo sospiro sfugge via dalle tue labbra rosate, mentre svolti a sinistra, dirigendoti verso l’ala delle camere. Imbocchi l’altro corridoio, camminando lentamente e accertandoti di tanto in tanto che lei ti segua. Terza camera a sinistra. Uno..due..tre…eccola, perfetto.) è questa Elysiel (Le annunci con un altro sorriso amorevole.) c’è anche il balcone, è una delle più grandi. (Aggiungi, indicando la finestra.)

20:04 Elysiel: [sala comune-->stanze] finalmente le scale finiscono,e tu ti guardi intorno curiosa,mentre i tuoi lunghi capelli corvini scosti indietro.Sono un tuo orgoglio.Neri,lucenti.Perfetti come ami essere tu.Giri a sinistra seguendo la dama,guardando le porte chiuse delle stanze.Poi la dama si ferma.Terza stanza sulla sinistra.La tua curiosità verrà presto soddisfatta.Un sorriso compare nel tuo volto*vi ringrazio Violetta,siete stata molto accogliente con me.Saprò ricambiarvi a dovere.Non immaginavo tale accoglienza*dici cose che pensi veramente,e che adesso esterni.Momenti rari quelli,in cui riveli i tuoi pensieri ad altri.Sei molto riservata e schiva in questo senso.Così attenderesti risposta.Nessuna stanchezza nel tuo viso di porcellana,saresti capace di perdere tante ore di sonno,se dedicate all'Arte.Chissà,un giorno racconterai a quella che adesso è la tua Maestra la tua storia.

20:11 Violetta: [.:. stanze | piano primo .:.] (Bene, l’accoglienza è stata fatta ed una nuova anima s’è aggiunta a questa famiglia che come madre ha l’arte.) Oh, ma figuratevi… (Rispondi, mentre le tue guance s’avvampano vistosamente, con un sorrisetto che si pittura angelico sulle tue labbra carnose, che per un attimo vai a mordicchiarti.) Vi aspetto per cena questa sera, lì dove eravamo prima.. (Un cenno della mano, quasi a congedarsi.) a dopo dunque. (Con la coda dell’occhio ti accorgi che sul letto c’è già qualcosa però..che sia una veste? La scruti meglio. Forse Matilde già aveva intuito e prontamente aveva provveduto a fornirla.) Uh, quella dovrebbe essere vostra. (Dici, indicandola con un sorrisetto divertito.) Provatela e poi ditemi come vi sta. (Il tono è tranquillo, mentre ti volti, diretta ora verso la tua di stanza, con quel passo lento e un po’ flemmatico.) Lieta sera apprendista delle arti…. (Concludi, scomparendo dall’altro lato del corridoio.)

20:16 Elysiel: [stanze | primo piano] guardi le sue gote di rosso dipingerti,e un sorriso ti viene naturale fare.Dolcissima quella dama. Non sembra un'umana. Sembra qualcos'altro che però non riesci a comprendere. *Arriverò puntuale,il tempo di sistemarmi un pochino* dici,ci vuole poco per te a rimetterti in ordine,ma sei una maniaca della perfezione,e come tale ci tieni ad apparire sempre perfetta in ogni circostanza. Entri adesso dando un'occhiata veloce. Guardi la veste indicata dalla dama *che bella* dici sincera,e anche vanitosa.Ogni nuovo vestito è per te sempre gradito e apprezzato,specie se elegante come quello.*La indosserò questa sera a cena..Vi ringrazio ancora Violetta,a tra poco* la guardi andarsene,e una parola ti lusinga più di tutte"apprendista delle arti"non vedi l'ora di iniziare le tue lezioni. Ti siedi sul letto,guardandoti attorno. Gli occhi ti si illuminano di gioia. Dopo tanti anni,adesso,in quel momento,ti senti finalmente veramente a casa.


*violetta*